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Comunità energetica
Con questo termine si intende un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
L’attenzione per questo tipo di strumenti che puntano alla produzione di energia a chilometro zero cresce sempre di più, anche per il fatto che la comunità può fare istanza – anche tramite un’azienda esterna all’uopo delegata – al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per ottenere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa.
Le comunità energetiche hanno numerosi impatti positivi su persone, enti e comunità coinvolte:
- Benefici ambientali, evitando da un lato di produrre energia da fonti fossili, dall’altro di dissipare energia in perdite di rete.
- Benefici economici, grazie ai meccanismi di incentivazione previsti dalla legge per promuovere la transizione energetica, cumulabili con altri contributi.
- Benefici sociali, dati dalla condivisione degli incentivi finanziari e dei profitti economici con la comunità energetica nonché dai vantaggi ambientali (riduzione di inquinanti e climalteranti) per tutta l’area in cui la comunità è situata.


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NEWS E COMUNICAZIONI

TURN: cresce la comunità per la sostenibilità. Presentato il nuovo catalogo delle buone pratiche e il programma 2025
Un importante momento di confronto e condivisione ha riunito per la prima volta i partner del distretto TURN di Terni-Narni e quelli dei nuovi distretti di Perugia e Gubbio.
L’incontro ha segnato un passaggio significativo verso l’ampliamento regionale della comunità TURN, nata nel 2017 per promuovere la sostenibilità come motore di crescita industriale..